Presentiamo oggi il secondo artista, in ordine alfabetico, tra i partecipanti all'iniziativa: "La Luce nell'Arte Contemporanea", mostra collettiva alla Sala Consiliare di Acquedolci, tenutasi dal 20/12/2012 al 10/01/2013.
Giuseppe Coci, per gli amici Pippo, è un artista di Sant'Agata che ha alle spalle decenni di esperienze artistiche.
Qui trovate il video dedicato alla sua opera esposta nella mostra:
https://www.youtube.com/watch?v=zCRcupX_AfU
Qui trovate il suo blog personale:
http://giuseppecoci.blogspot.com/
Qui, la sua scheda in Pittori Siciliani:
http://www.pittorisiciliani.it/elenco%20pittori%20siciliani/coci_giuseppe.htm
Qui, la mostra personale per il 70° compleanno al Castello Gallego:
http://www.acmed.it/casa-delle-culture/eventi/personale-giuseppe-coci.html
Dalla presentazione della mostra personale alla Casa delle Culture (8-31 Maggio 2011):
Il progetto Alchimia della Bellezza, pensato e fortemente voluto dall'Associazione Culturale Mediterraneo, mira a sponsorizzare l'arte dei Nebrodi e a contribuire alla diffusione dell'arte e dell'amore per la bellezza nel nostro territorio. Ogni mese viene presentata l'opera di un artista, in una mostra personale che dura un intero mese.
Il progetto mira alla realizzazione, con le opere donate dagli artisti, di un museo d'arte contemporanea dei Nebrodi
Giuseppe Coci
Pittore e scultore di fama. Nato a Sant'Agata Militello, incoraggiato dal Maestro Guttuso, ha studiato i grandi maestri nei musei di Parigi, Londra e Amsterdam. Dal suo laboratorio sono passati generazioni di giovani pittori. Da 40 anni miete premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali.
Nel 2010 gli è stato conferito il Premio “La Palma d'Oro” alla Quadriennale di Mandelieu a Cannes.
Giuseppe Coci, Pippo per gli amici, è un artista a tutto tondo. La sua anima creativa si rispecchia nella sua vita quotidiana. Se Henry Murger fosse un contemporaneo, gli avrebbe di sicuro dedicato una delle sue storie. Originale e libero, anticonformista e amante del bello, guarda con distacco alla vita borghese e si anima di sentimenti di opposizione alla guerra, all'odio razziale e all'illegalità. Instilla questi suoi stati d'animo in tele e sculture, che scuotono nel profondo, dando all'osservatore una percezione dell'esistenza come coerenza tra enunciato e vissuto.
Ha avuto, giovanissimo, una decisiva spinta da un messaggio di incoraggiamento del grande Guttuso; a sua volta, si è dimostrato un generoso maestro che ha avvicinato all'arte diverse generazioni.
La sua arte è densa di significati ed esprime appieno, nei colori e nelle forme, l'angoscia del mondo di oggi e, allo stesso tempo, la sua capacità intrinseca di farcela, malgrado gli insormontabili ostacoli. Un campanello d'allarme e un raggio di speranza, rovesciati sulla tela oppure plasmati nella terracotta, sono il mistero che dà alle opere di Pippo un'altra dimensione aggiuntiva, facendoci vivere esperienze inaspettate.